"Non posso". Me lo sono sentito dire spesso, e qualche volta mi chiedo se non sia solo una scusa, una frase fatta per dare una giustificazione ai propri comportamenti. Un po' come sentirsi dire "si vede che era destino". Ma destino di che? Ho già scritto qui che la propria vita è frutto delle scelte che facciamo e, al tempo stesso, scegliendo, permettiamo anche agli altri di fare le loro di scelte. Forse perché fare una scelta è l'atto più coraggioso che possiamo fare, spingersi oltre il baratro è un gesto di responsabilità, volontà, coscienza che provoca conseguenze su noi stessi e su tutti quelli che si trovano coinvolti.
E allora è meglio non scegliere? O, peggio ancora, far scegliere agli altri, ma, in fondo, è una scelta anche questa: scegliere di non scegliere. E personalmente è proprio da VIGLIACCHI. Preferisco di gran lunga una scelta dolorosa, ma coraggiosa, piuttosto che non assumersi alcuna responsabilità. Certo per fare una scelta importante bisogna pensarci molto bene, pensare alle conseguenze, ma c'è un limite temporale oltre il quale si parla si accettazione rassegnata e non più di periodo di riflessione. Questo tempo però non è quantificabile e varia molto per la situazione, le persone.
E poi c'è anche la scelta per non far soffrire gli altri, che può diventare una scusa anche questa, perché ogni scelta porta sofferenza a qualcuno e non si può fare niente per impedire questo, perché alla fine qualcuno soffre sempre e ognuno affronta la sua di sofferenza.
E allora è meglio non scegliere? O, peggio ancora, far scegliere agli altri, ma, in fondo, è una scelta anche questa: scegliere di non scegliere. E personalmente è proprio da VIGLIACCHI. Preferisco di gran lunga una scelta dolorosa, ma coraggiosa, piuttosto che non assumersi alcuna responsabilità. Certo per fare una scelta importante bisogna pensarci molto bene, pensare alle conseguenze, ma c'è un limite temporale oltre il quale si parla si accettazione rassegnata e non più di periodo di riflessione. Questo tempo però non è quantificabile e varia molto per la situazione, le persone.
E poi c'è anche la scelta per non far soffrire gli altri, che può diventare una scusa anche questa, perché ogni scelta porta sofferenza a qualcuno e non si può fare niente per impedire questo, perché alla fine qualcuno soffre sempre e ognuno affronta la sua di sofferenza.
Il più grande errore
che puoi fare nella vita
è quello di avere
timore di farne uno.
G.Hubbard
5 commenti:
Megli avere rimorsi e non rimpianti: sono d'accordo.
Ma devo raccontarti una cosa che mi fa ridere: a proposisito delle tradizioni della tua terra, una ragazza ha scritto: Mio padre fa il porco tre volte all'anno: una con mia madre, una con mia zia e una con mia nonna. ... NOOOO! Pure la nonna!!!!!! Ovviamente si parlava di salsicce! Scegliamo allora di studiare e di distinguerci dalla massa parlando con proprietà e consapevolezza.
Un Bacione Aleca
ah senti volevo dirti che....sabato sera "non posso"....
ahahahahahahah....ma figurati...non mi perdo una serata in vostra compagnia manco se mi fucilano...:)
buona giornata bellezza :)
@ Aleka Siamo sempre noi ad essere maliziosi, mica i bambini!!! :-D
@ Marcella Da te "non posso" non lo accetto (ma potrei usare un'accetta al posto del fucile, molto più pratica e facile da trovare). A proposito c'è anche un'altra amica mia.........posso? ;-)
un'altra amica tua?....ma certo che sì...e poi chiedi a me il permesso di invitae gente a casa tua???
tranquilla...io non mi faccio questo genere di problemi....magari me ne faccio di altri..:)
@ marcella
Il "posso" era per continuare il giochetto. O magari perchè mi volevi tutta per te e ti ingelosisci AHAHAH Cmq viene col marito così lasciamo gli uomini alla partita e noi donnicciole a parlare di...uomini che guardano la partita ;-)
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