L'Amicizia è un sentimento sottovalutato, se ne parla meno dell'amore, ma hanno la stessa valenza, si basano sullo stesso principio del volere il bene dell'altro, dell'accettarlo nonostante i suoi difetti. Certo di amici così se ne hanno pochissimi, ma chi l'ha detto che ne servono tanti? Ci sono vari gradi di amicizia, che vanno dalle semplice conoscenza al poter contare su qualcuno che non ti giudicherà male qualsiasi cosa tu faccia. Ogni amico ti permette ti offre la possibilità di far emergere una parte di te che gli altri non fanno.
C'è quello che si confida come un fiume in piena;
quello che è molto riservato;
quello ingenuo;
quello sempre malizioso;
quello che ti prende in giro continuamente,
ma se fai lo stesso con lui ci rimane male;
quello che parla solo lui;
quello che ti chiede sempre come stai;
quello che vedi ogni tanto,
ma che sa più cose di tanti altri;
quello che senti due volte all'anno;
ma ogni volta ti fa fare un sacco di risate;
quello che senti qualche volta,
ma lo vorresti avere più vicino perché al telefono non rende;
quello che non senti più,
ma una sua foto ti fa venire la nostalgia.
Oggi è una giornata importante per una mia amica ed io le sarò vicino, lei lo sa, le terrò la mano, l'abbraccerò stretta, la sosterrò per le spalle, le porgerò il fazzoletto e le strapperà una risata.
Lei non mi ha chiesto niente, sono io che voglio farlo per lei.
Dare senza chiedere.
Come nell'Amore così nell'Amicizia.
13 commenti:
il tuo abbraccio l'ho sentito, e la tua mano mi ha sempre tenuta stretta.
Grazie...so che ci sei..
ti voglio bene...
Anche io ti voglio bene...
:-))))
è vero quello che hai scritto.
ma bisogna ricordarsi che l'amicizia è rara e che si deve far attenzione a non confondere una conoscenza con un amico vero solo per il desiderio di trovarlo
@anonimo
E' esattamente come in ogni rapporto: ci si conosce, ci si piace, ci si dà fiducia, poi il tempo saprà dire come si evolverà il rapporto. Certo non si diventa amici da un giorno all'altro e nemmeno a cercarlo diperatamente. Amici si diventa, non si sceglie di diventarlo.
Ciao :-)
eppure capita sempre più spesso che le persone identifichino un amico in un perfetto/a sconosciuto/a.
oppure che ci sia bisogno di dire in un blog che si vuole bene a qualcuno giusto per il bisogno di farlo sapere a tutti. :-))
@ anonimo
All'inizio siamo tutti degli sconosciuti, ma parlando, confrontandosi, scambiando opinioni ci si può conoscere e magari apprezzare. Agli amici glielo dico di persona che gli voglio bene, ma a volte è bello anche scriverglielo perché "scripta manent", non certo per esibizionismo o per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma è qualcosa in più che abbiamo a disposizione per dircelo anche senza vederci.
Certo che anche nascondersi dietro un profilo anonimo e fare supposizioni sbagliate su, almeno per il momento, una perfetta sconosciuta non mi sembra un comportamento molto "limpido"...
ciaoooo ;-)
è vero che sei una perfetta sconosciuta, ma sei anche una perfetta sconosciuta che scrive di sè su un blog. credo che sia normale correre il rischio che un perfetto sconosciuto, che magari capita sul tuo blog per caso, legga e commenti quello che scrivi. perchè allora offendersi o dire che questo è un comportamento poco limpido? o perchè sentirsi offesi se un estraneo espone una impressione (per quanto ovviamente superficiale e sicuramente infondata) su quello che legge?
giuro che non mi è affatto chiaro.
Ciao.
L.
@L.
Non mi sono certo offesa, figurati, e accetto i commenti che mi vengono fatti, del resto se suscito qualche sorta di dialogo e discussione perché dovrebbe darmi fastidio? Però i tuoi commenti probabilmente derivano da esperienze che hai avuto (anche non dirette). Frasi come "bisogno di dire in un blog che si vuole bene a qualcuno giusto per il bisogno di farlo sapere a tutti" mi sembra un'affermazione di qualcuno che pensa di sapere come stanno le cose, senza verficarne la correttezza. Visto che lo hai scritto a me è come se pensassi questo di me, senza conoscermi, voglio sottolineare, perché non ho BISOGNO di scrivere qui che voglio bene ai miei amici, nè di farlo sapere a tutti (che poi questi tutti già lo sanno).
Per quanto riguarda la poca limpidezza, gli anonimi non mi piacciono proprio, perché credo che il fatto di essere "anonimo" manifesti una volontà di nascondersi molto forte, dato che cmq anche io rimango anonima per te. Ovviamente non è che voglio sapere nome e cognome, etc., ma uno pseudonimo, no? Giusto per riconoscerti... ;-)
Hai detto bene: non ti conosco. non volevo certo intendere che l'amica a cui ti riferisci non sia una vera amica (mi auguro per te che lo sia, ma sinceramente non è che il dubbio mi tolga il sonno), avevo solo espresso un giudizio (ebbene sì) su cosa spinga una persona a scrivere una cosa che io trovo personale in un blog.
trovo strana la spiegazione '...perché "scripta manent"...', dato che anche una lettera (o, per i meno 'antiquati' di me, un sms) è uno scritto, e per di più consente di rispettare la delicatezza di un momento (mi pare di aver capito)difficile per una amica.
Capisco che nell'era dei Grandi Fratelli possa sembrare strano che qualcuno consideri 'intimo' un pensiero o un sentimento.
Per quanto riguarda il nick, pensavo che L. fosse anche meno anonimo di pallino68 o spiderman70.
Ma questo pensiero rimane, come tutto quello che ho scritto del resto, un mio parere.
ciao.
L.
@L.
Ognuno ha i suoi pareri, e ci mancherebbe altro! In quanto allo scrivere, magari non sarà una lettera, ma è comunque uno scritto che rimane, appunto, ma credo che più che altro sia il fatto di essere pubblico che ti infastidisce. Ti dirò che sono in pochissimi tra i miei amici a sapere di questo blog e visti gli accessi giornalieri non mi leggono in molti, quindi non lo faccio per "farmi vedere". Non mi sembra di essere indelicata con lei perchè me lo direbbe, anzi, ha sempre apprezzato, infatti quel giorno siamo andate a berci qualcosa insieme. E' vero che è personale, ma anche un bacio in pubblico allora non andrebbe fatto...
Io manifesto il mio affetto non per esibizionismo, ma perché mi piace, le persone che mi conoscono lo sanno che sono così.
Ciaooo
sono polemica per natura (vedi appunto mio ultimo post) e di conseguenza mi viene da dire...
ma tutto questo parlare per dire poi cosa infine?
l'Anonimo L., ha forse dubbi sulla nostra amicizia? beh, non dovrebbe porseli, (con cattiveria parlando) non sa chi sei, non sa chi sono io, non vuol far sapere chi è lui, quindi concludo con una frase che, caratterialmente, mi contraddistingue:" ma che gliene frega?".
Anonimo, non fraintendermi, non è un attacco gratuito nei tuoi confronti, ma ovviamente, sentendomi presa parte in causa, essendo IO l'amica sulla quale nutri dubbi, eccomi quì a straparlare.
Del resto, lo fanno tutti, perchè non dovrei farlo io?....e poi se la mia amica non dovesse gradire questo mio intervento, non ci sono problemi, può concellarmi che non m'offendo....sappi che noi ci conosciamo VERAMENTE, carne e ossa...
Ciao Streghetta...:) ti abbraccio forte...(si possono mandare abbracci?)
Ciao Anonimo, un abbraccio pure a te...:)
Marcella.
@ Marcella
Il caro L. (dai almeno l'iniziale l'ha messa) non credo avesse dubbi sull'autenticità della nostra amicizia, ma piuttosto sul volerla "sbandierare ai 4 venti" (cioè agli 80 :-D), in un blog. Criticava il fatto che oggi come oggi c'è troppo esibizionismo di sentimenti, ed in effetti tutti i torti non li ha.
Ma non credo che dire di voler bene ad una persona qui sia lo stesso che andare in televisione o usando altre esibizioni pubbliche.
Purtroppo a volte si crede che la bontà o l'affetto siano indice di falsità, di "arruffianamento", ma così si va all'estremo opposto. Se ho scritto quelle frasi affettuose non l'ho fatto per far vedere quanto sono buona, santa, etc., ma solo perché mi andava.
Forse L. non è più abituato a vedere cose "vere" e diffida di ogni pubblica manifestazione di affetto come se fosse qualcosa di cui vergognarsi o da nascondere.
Un abbraccio
Tu...buona e santa?????
buahahahahahahahahah...
(scherzo)
Marcella
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