Ho incontrato una fata.
Ha un viso dolce e un acenno di sorriso. I suoi occhi sono sereni e mi guardano sempre. Se ne sta, come una bambina, seduta su un funghetto, stretta nelle sue spalle, con le gambe a penzoloni e sembra che aspetti qualcosa o qualcuno. Il suo vestito è leggero, 
sopra azzurro e la gonna rosa, fermata da un fiore sul fianco, svolazza sollevata da un alito di vento o dalle gambe che si muovono. Le sue ali sono basse, tranquille, riposano, ma i suoi piedi sono nudi e ballano, si dondolano nel vento.
I suoi capelli sono lughi e intrecciati con i fiori. Ai polsi e alle caviglie porta tanti braccialetti (come le persone che le vogliono bene) e la caviglia sinistra è avvolta da un ramoscello floreale simbolo del suo Grande Amore. Sembra triste la mia fata, ma, se la guardo bene, la vedo serena e sorridente. Con i suoi gesti semplici mi dice che è felice e timida.
E' bella la mia fata.
L'ho scelta tra tante, l'ho portata a casa e le ho dato un nome. Le ho trovato un posto da cui mi può vedere. Anche io la guardo e vedo che mi somiglia, somiglia alla bambina che sono: seduta tranquilla con i piedi che danzano nel vento, stretta nelle mie spalle, guardando il mondo intorno...
"Quando una fata viene accolta in una casa protegge tutto quello che ci è di più caro, contribuisce alla serenità di ogni famiglia e, quando può, riapara ai torti fatti o subiti"
link
1 commento:
Posta un commento