LEGENDA 4 DUMMIES
Se in fondo al post c'è scritto "thanx 2" vuol dire che quanto scritto sopra è una citazione (diamo a Cesare quel che è di Cesare)
giovedì 21 febbraio 2008
PRIMA CHE SIA TARDI
Qualche giorno fa guardando un telefilm in cui c'era un dialogo tra nonno e nipote e leggendo su un blog una conversazione sempre tra una nonna e una nipote, ho notato che la sostanza di entrambi questi episodi era basata sul non farsi sfuggire le occasioni.
Due persone anziane, dopo una vita pienamente vissuta suggeriscono di riflettere sulla velocità con cui passano gli anni, sul godersi ogni attimo della vita, su quante volte ci siamo arresi di fronte ad ostacoli che sembravano insormontabili, perchè "non è giuto" (per chi poi?), per "non far soffrire gli altri" (finto spirito di sacrificio), perché "è troppo tardi".
Arrivare ad 80 anni e parlare di rimpianti, di non aver lottato abbastanza per qualcosa per cui valeva la pena, di occasioni mancate mi fa pensare a me e alle persone che mi circondano, alle decisioni che prendono per poi scaricare la colpa sugli altri. Nessuno obbliga nessuno a fare scelte che non vuole, nessuno impedisce di realizzare i propri desideri, ma siamo noi che dobbiamo fare in modo che essi diventino realtà. Fare quello che riteniamo giusto per noi, nel rispetto degli altri, ma prima di tutto nel rispetto di noi stessi.
Riflettere approfonditamente su ciò che vogliamo è necessario per intraprendere qualsiasi strada. Ragionare sulle conseguenze e poi andare, assumendosi tutti i rischi del caso, tutti i sacrifici che saranno necessari, ma con la consapevolezza che quella è la strada per noi. E soprattutto pensando che "mai dire mai", che niente è scritto, che siamo liberi di scegliere ogni giorno.
Due persone anziane, dopo una vita pienamente vissuta suggeriscono di riflettere sulla velocità con cui passano gli anni, sul godersi ogni attimo della vita, su quante volte ci siamo arresi di fronte ad ostacoli che sembravano insormontabili, perchè "non è giuto" (per chi poi?), per "non far soffrire gli altri" (finto spirito di sacrificio), perché "è troppo tardi".
Arrivare ad 80 anni e parlare di rimpianti, di non aver lottato abbastanza per qualcosa per cui valeva la pena, di occasioni mancate mi fa pensare a me e alle persone che mi circondano, alle decisioni che prendono per poi scaricare la colpa sugli altri. Nessuno obbliga nessuno a fare scelte che non vuole, nessuno impedisce di realizzare i propri desideri, ma siamo noi che dobbiamo fare in modo che essi diventino realtà. Fare quello che riteniamo giusto per noi, nel rispetto degli altri, ma prima di tutto nel rispetto di noi stessi.
Riflettere approfonditamente su ciò che vogliamo è necessario per intraprendere qualsiasi strada. Ragionare sulle conseguenze e poi andare, assumendosi tutti i rischi del caso, tutti i sacrifici che saranno necessari, ma con la consapevolezza che quella è la strada per noi. E soprattutto pensando che "mai dire mai", che niente è scritto, che siamo liberi di scegliere ogni giorno.
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